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dai GIORNALI di OGGICnel: "Mezzo milione di posti a rischio" Presentato il nuovo Rapporto sul mercato del lavoro Il tasso di disoccupazione a fine anno potrebbe collocarsi, "poco al di sotto del 9%" ROMA - Fino a mezzo milione di posti di lavoro a rischio nel 2009 per effetto della crisi. È questa la prospettiva contenuta nel Rapporto sul mercato del lavoro del Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) riferita all'ipotesi peggiore per i prossimi mesi, quando "la disoccupazione continuerà ad aumentare e il ricorso agli ammortizzatori sociali sarà ancora significativo". 2009-07-22 |
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per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-07-22 Presentato il nuovo Rapporto sul mercato del lavoro Cnel: "Mezzo milione di posti a rischio" Il tasso di disoccupazione a fine anno potrebbe collocarsi, "poco al di sotto del 9%" ROMA - Fino a mezzo milione di posti di lavoro a rischio nel 2009 per effetto della crisi. È questa la prospettiva contenuta nel Rapporto sul mercato del lavoro del Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) riferita all'ipotesi peggiore per i prossimi mesi, quando "la disoccupazione continuerà ad aumentare e il ricorso agli ammortizzatori sociali sarà ancora significativo". In particolare, il rapporto messo a punto dalla commissione dell'informazione, indica la stima che nell'anno possa esserci una perdita di posti di lavoro tra le 350mila e le 540mila unità se misurati in forze di lavoro e tra le 620mila e le 820mila in termini di Ula (Unità lavorative annue). Quanto ai disoccupati, potrebbero aumentare in una forchetta che oscilla tra le 270mila e 460mila unità. DISOCCUPAZIONE A FINE ANNO POCO AL DI SOTTO DEL 9% - Il tasso di disoccupazione a fine anno potrebbe collocarsi, nella peggiore delle ipotesi, "poco al di sotto del 9%". Nello specifico, le tabelle indicano un range tra il 7,9% come ipotesi ottimista e l'8,6% come ipotesi sfavorevole (8,3% lo scenario base). Peggio per le donne, per le quali il tasso di disoccupazione è atteso al 10% nel dato medio annuo, nello scenario base, rispetto all'8,5% del 2008, mentre per gli uomini passerebbe dal 5,5 al 7,1%. "Cruciali" nel determinare "caratteristiche e intensità della ripresa", viene quindi sottolineato, saranno gli ultimi mesi del 2009 ed i primi del 2010. Per questo motivo, "è importante che vi sia piena consapevolezza del fatto che nei prossimi mesi potrebbero rendersi necessari ulteriori interventi per estendere e rendere ancora più flessibili i sostegni al reddito, così come diventa determinante anche l'impulso che le stesse parti sociali e le autorità regionali potranno dare agli strumenti in loro possesso (enti bilaterali, fondi interprofessionali, risorse regionali e soprattutto comunitarie)". A oggi, comunque, viene inoltre rilevato, "gli ammortizzatori sociali si stanno dimostrando più efficaci del previsto nel fronteggiare la caduta dell'occupazione" e le risorse stanziate dal governo, anche con il concorso delle regioni, destinate agli strumenti ordinari e straordinari, "coprono la maggior parte dei lavoratori". PIL 2009 A RISCHIO CALO DEL 5,7% - La crescita dell'economia italiana nel 2009 può essere collocata all'interno di una "forchetta" i cui estremi sono compresi fra una contrazione che supera il 5,5%, attestandosi ad un -5,7% nello scenario più pessimista, ed una caduta inferiore al 5%, al 4,7%, che costituirebbe la soluzione più favorevole a partire dalle tendenze in corso. È quanto indicato nel Rapporto sul mercato del lavoro 2008-2009 del Cnel, sulla base delle stime Ref. I consumi nazionale a prezzi costanti potrebbero invece segnare un calo del 2,3%. LA CRISI INTERNAZIONALE MOSTRA SEGNALI DI ATTENUAZIONE - Oltre ai dati negativi, nel rapporto del Cnel, si apre comunque anche qualche spiraglio positivo: "Siamo in una fase di forte difficoltà e di grande incertezza" ma, tuttavia, la crisi internazionale "sembra mostrare alcuni segnali di attenuazione. Vi sono, a livello mondiale, indicatori che appaiono rivelare una ripresa, sia pure lieve, dell'attività economica. È probabile, dunque, che il punto più basso della recessione sia stato superato". 22 luglio 2009 |
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2009-07-22 Entro dicembre possibile una perdita fino a 820mila posti di lavoro Nell'ultimo bimestre la cassa integrazione ha rallentato ma resta su livelli alti A fine anno disoccupazione al 9% Il Cnel: "Situazione critica" A fine anno disoccupazione al 9% Il Cnel: "Situazione critica" ROMA - "Fase difficile", "profonda incertezza", "momento cruciale". Il vocabolario della crisi passa ormai attraverso questi termini, e stavolta a descrivere una situazione tutt'altro che rosea è il rapporto 2008 sul mercato del lavoro del Cnel. Secondo il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, infatti, l'instabilità occupazionale registrata nei primi mesi del 2009 porterà entro la fine dell'anno a una perdita di posti di lavoro tra le 350mila e le 540mila unità se misurate in forze di lavoro, e tra 620mila e le 820mila in termini di unità lavorative annue (ula). E nella peggiore delle ipotesi il tasso di disoccupazione potrebbe attestarsi poco al di sotto 9%. La disoccupazione, spiega il Cnel, "continuerà ad aumentare e il ricorso agli ammortizzatori sociali sarà ancora significativo". L'utilizzo della cassa integrazione nell'ultimo bimestre " |
L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-07-22 Cnel: 'A rischio mezzo milione di posti di lavoro' Sino a mezzo milione di posti di lavoro a rischio nel 2009 per effetto della crisi. È la prospettiva contenuta nel Rapporto sul mercato del lavoro del Cnel, riferita all'ipotesi peggiore per i prossimi mesi, quando "la disoccupazione continuerà ad aumentare e il ricorso agli ammortizzatori sociali sarà ancora significativo". In particolare, il rapporto messo a punto dalla commissione dell'informazione, indica la stima che nell'anno possa esserci una perdita di posti di lavoro tra le 350mila e le 540mila unità se misurati in forze di lavoro e tra le 620mila e le 820mila in termini di Ula (Unità lavorative annue). Quanto ai disoccupati, potrebbero aumentare in una forchetta che oscilla tra le 270mila e 460mila unità. Il tasso di disoccupazione a fine anno potrebbe collocarsi, nella peggiore delle ipotesi, "poco al di sotto del 9%". Nello specifico, le tabelle indicano un range tra il 7,9% come ipotesi ottimista e l'8,6% come ipotesi sfavorevole (8,3% lo scenario base). Peggio per le donne, per le quali il tasso di disoccupazione è atteso al 10% nel dato medio annuo, nello scenario base, rispetto all'8,5% del 2008, mentre per gli uomini passerebbe dal 5,5 al 7,1%. "Cruciali" nel determinare "caratteristiche e intensità della ripresa", viene quindi sottolineato, saranno gli ultimi mesi del 2009 ed i primi del 2010. Per questo motivo, "è importante che vi sia piena consapevolezza del fatto che nei prossimi mesi potrebbero rendersi necessari ulteriori interventi per estendere e rendere ancora più flessibili i sostegni al reddito, così come diventa determinante anche l'impulso che le stesse parti sociali e le autorità regionali potranno dare agli strumenti in loro possesso (enti bilaterali, fondi interprofessionali, risorse regionali e soprattutto comunitarie)". Ad oggi, comunque, viene inoltre rilevato, "gli ammortizzatori sociali si stanno dimostrando più efficaci del previsto nel fronteggiare la caduta dell'occupazione" e le risorse stanziate dal governo, anche con il concorso delle regioni, destinate agli strumenti ordinari e straordinari, "coprono la maggior parte dei lavoratori". 22 luglio 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-07-22 Cnel: a rischio mezzo milione di posti di lavoro per la crisi 22 luglio 2009 "Dai nostri archivi" Negli Usa persi a giugno 467mila posti di lavoro. Disoccupazione al 9,5% La disoccupazione preoccupa, l'economia reale soffrirà a lungo Mutui: tempi lunghi per la sospensione delle rate ai disoccupati Tremonti bond: rata mutuo sospesa per disoccupati e cassintegrati Borsa, Tokyo chiude in lieve rialzo grazie ai piani del Governo per l'economia Entro il 2009 potrebbero esserci tra i 270 mila e i 460 mila disoccupati in più, per effetto della perdita di posti di lavoro tra le 350 mila e le 540 mila unità (se misurate in termini di forza lavoro) o tra le 620 mila e le 820 mila in termini di Ula (Unità di lavoro annue). Sono le previsioni del Rapporto del Cnel sul mercato del lavoro 2008, illustrato questa mattina alla presenza del presidente Antonio Marzano. Il tasso di disoccupazione, stima il Cnel, arriverà a fine anno a sfiorare il 9%. Secondo il rapporto, i dati sulla cassa integrazione dei primi mesi dell'anno confermano le difficoltà delle imprese e appare "preoccupante soprattutto la situazione delle micro imprese e dell'occupazione indipendente". "Nei prossimi mesi - si legge nel documento - potrebbero rendersi necessari ulteriori interventi per estendere e rendere ancora più flessibili i sostegni al reddito". Il Cnel porrà l'accento sulla necessità di una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali unitamente a una riflessione complessiva sul welfare in Italia. Tale riforma - si legge ancora nel rapporto - dovrà tenere conto della necessità di sostegni al reddito con il requisito dell'universalità (al momento le caratteristiche assicurative e contributive del sistema di ammortizzatori fanno sì che i sostegni al reddito non possano essere applicati a chi non ha determinati requisiti) compatibilmente con la sostenibilità finanziaria dei costi. Essenziale - secondo il Cnel - anche il rafforzamento delle azioni di formazione e orientamento "ancora oggi troppo slegate dai bisogni reali del mercato del lavoro". E in ultimo, garantire sostegno al reddito anche per il lavoro indipendente, "la vittima più significativa di questa crisi". 22 luglio 2009
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